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"Il codice dell'odio" segue nella tematica il precedente "Segnali in codice" proponendo un utilizzo specifico degli strumenti di analisi del comportamento non verbale. Si tratta di contenuti derivanti da una ricerca condotta dall'autore tra il 2016 e il 2017, che ha analizzato i processi di generazione dell'odio di gruppo da parte di leader carismatici attraverso l'impiego di metodologie narrative che utilizzano elementi emozionali espressi in modalità non verbale, in grado di potenziare i messaggi e di creare le basi motivazionali dell'aggressività e dell'odio verso i gruppi avversari. Particolare attenzione è stata rivolta alla correlazione tra i discorsi dei leader e il compimento di atti di aggressione inter-gruppo e all'analisi dei segnali non verbali di rabbia, disgusto e disprezzo come elementi predittivi degli atti di violenza radicale. Nella seconda parte del libro sono evidenziati i possibili utilizzi delle evidenze emerse e degli strumenti di analisi e decodifica degli indicatori non verbali nelle attività di prevenzione e lotta ai fenomeni di violenza tra gruppi in genere, con particolare riferimento al fenomeno della minaccia terroristica. Prefazione di Massimo Picozzi, introduzione di Roberto Mugavero.